Salone d’ingresso


Dal salone al pianterreno si arriva al soprastante Salone d’ingresso del piano nobile, caratterizzato da una loggia creata nel 1860 circa grazie all’inserimento di una trifora “a serliana”.

Sotto all’attuale controsoffitto piano – risalente alla prima metà dell’Ottocento – si trova un soffitto più antico costituito da travi dipinti.

Il fregio superiore risale a sua volta alla prima metà del XIX secolo. Esso raffigura stemmi dei casati imparentati con la famiglia degli Oddi. Le iscrizioni sotto gli stemmi sono invece successive (1919, per mano di Angelo Marini Clarelli).

Dal salone d’ingresso si accede a tre diversi percorsi:

  • dalla porta a sinistra dell’ingresso si accede all’“Appartamento buono”;
  • dalla porta a destra dell’ingresso si accede invece all’“Appartamento della Signora”;
  • la porta nella parete di fronte all’ingresso conduce nell’Anticappella, nella Cappella e nella Sala dei frutti, spazi attualmente non aperti al pubblico.
Salone d'ingresso
Salone d’ingresso
Albero genealogico della famiglia degli Oddi di Perugia
Albero genealogico della famiglia degli Oddi di Perugia

Principali opere mobili

L’opera più significativa dell’ambiente è il dipinto su tela di Ignoto artista della fine del XVIII secolo raffigurante l’Albero genealogico della famiglia degli Oddi di Perugia. Collocato sulla parete di fronte all’ingresso, esso rappresenta i cinque feudi della famiglia, inclusa la piccola casa natale di Santa Margherita da Laviano (poi Santa Margherita da Cortona) e due epigrafi narranti l’origine e le gesta della famiglia, terminata con la figura di Angelo di Francesco degli Oddi (1730-1794).

Nella parete sinistra della loggia il dipinto raffigurante Sant’Ubaldo, a mezza figura e di profilo, è opera di Luigi Scaramuccia (Perugia 1616-Milano 1665), acquisto di Angelo degli Oddi (1601-1647), iniziatore della collezione di quadri della famiglia.

Sant’Ubaldo, Luigi Scaramuccia ( 1616-1665)
Madonna del latte, Francesco Del Cairo (1607-1665).

Nella parete destra della loggia un dipinto del lombardo Francesco Del Cairo (Milano 1607-Milano 1665) che ritrae una Madonna del latte, acquisto di Francesco degli Oddi (1623-1699), figlio di Angelo. Egli fu il secondo più importante personaggio della storia della collezione: dopo la sua morte iniziò la decadenza della raccolta.

Manifattura sec. XVIII

L’ambiente è inoltre arricchito da sei cassapanche in legno sagomato e dipinto con volute a motivi vegetali e lo stemma della famiglia degli Oddi.