L’ “Appartamento della Signora”


La “Signora” che dà il nome a quest’ala del palazzo era Faustina Amedei, moglie di Francesco Maria degli Oddi, che si trasferì qui a metà del Settecento.

L’assetto attuale dell’Appartamento della signora si deve ai lavori commissionati da Angelo degli Oddi (1814-1871) tra il 1848 e il 1869. Le decorazioni parietali e delle volte sono state restaurate nel 1997 da Barbara Marini Clarelli, l’ultima proprietaria.

Seconda anticamera dei paesaggi
Seconda anticamera dei paesaggi. Veduta d’insieme dal lato di fronte all’ingresso
Seconda anticamera dei paesaggi
Seconda anticamera dei paesaggi

Seconda anticamera dei paesaggi

Dalla porta a destra del Salone d’ingresso si accede alla Seconda anticamera dei paesaggi.

Alle pareti nove dipinti della seconda metà del Seicento raffiguranti Vedute con rovine, paesaggi con storie bibliche e mitologiche.

Quattro sono attribuibili all’ambito di Giovanni Ghisolfi (1623-1683): Veduta e capriccio con rovine viandanti, Veduta con storia di Giuseppe Salvato dal pozzo, Veduta con architettura prospettica e piscina, Veduta con il saluto di Didone ed Enea.

Paesaggio lacustre con cascata e torre circolare si deve invece alla mano di Pietro Montanini (1626-1689).

Il gusto pittorico di questa stanza è in sintonia con quello della Prima anticamera dei paesaggi.

Salotto verde

Dalla Seconda anticamera dei paesaggi si giunge al Salotto verde o Sala del Caminetto.

L’ambiente prende il nome dal caminetto inserito in una cornice dipinta di finto marmo con rilievi in stucco argentati databili alla ristrutturazione di metà Ottocento.

Gli arredi sono tipici di un salotto nobiliare ottocentesco.

Salotto verde o Sala del Caminetto
Salotto verde o Sala del Caminetto

Alle pareti sono appesi ritratti di alcuni membri importanti della famiglia Oddi.

Alla sinistra dell’ingresso il Ritratto di Angelo degli Oddi dell’ambito di Silvestro Valeri (1814-1902): a lui si deve la ristrutturazione dell’Appartamento della Signora.

Accanto si individua il Ritratto di Vittoria degli Oddi Marini Clarelli – figlia di Angelo degli Oddi e moglie di Luigi Marini Clarelli – dipinto da Andrea Scaramucci nel 1929.

Ritratto di Vittoria degli Oddi Marini Clarelli
Ritratto di Vittoria degli Oddi Marini Clarelli, 1929, Andrea Scaramucci.
Studiolino della nonna
Studiolino della nonna

Studiolino della nonna

Dal Salotto verde si accede allo Studiolino della nonna, piccolo ambiente voluto da Vittoria degli Oddi Marini Clarelli.

Il soffitto è costituito da travi lignee dipinte, mentre le pareti sono rivestite da tessuto rosso scuro.

Dalla finestra si può ammirare il giardino sottostante.

In questa stanza sono conservati libri, diari manoscritti, fotografie e piccoli dipinti.

Da notare la cassaforte in legno rinforzato da metallo di fine Ottocento, prodotta artigianalmente.

Camera da letto

L’ultima stanza dell’Appartamento è la Camera da letto.
L’attuale disposizione del mobilio si deve a Barbara Marini Clarelli dopo il restauro del 1997.

Tra gli arredi più interessanti l’inginocchiatoio con stemma della famiglia degli Oddi e i cassettoni.

Camera da letto vista dalla finestra sul giardino
Camera da letto vista dalla finestra sul giardino

Interessanti le copie di artisti famosi appese: sulla parete a destra del letto un San Giovanni Battista copia da Caravaggio; di fronte all’ingresso una Danae copia da Tiziano e Sansone e Dalila copia da Orazio Alfani.

La datazione di tali copie sarà oggetto di ricerca ulteriore.

Camera da letto vista dall’ingresso dal Salotto verde
Camera da letto vista dall’ingresso dal Salotto verde